Fettuccine Alfredo
Le Fettuccine Alfredo sono un primo piatto costituito da fettuccine condite con burro e parmigiano. Con lo sciogliersi del formaggio si crea un’emulsione che forma un rivestimento liscio e ricco sulla pasta. Il termine è un sinonimo di pasta con burro e parmigiano, uno dei più antichi e semplici modi di condire la pasta. Le fettuccine Alfredo furono inventate a Roma da Alfredo Di Lelio nel 1908, nella piccola trattoria di sua madre Angelina in Piazza Rosa, un piccolo slargo (scomparso intorno al 1910) che esisteva prima della costruzione della Galleria Colonna (ora Galleria Sordi). Alfredo Di Lelio inventò le sue “fettuccine” per dare un ricostituente naturale, a base di burro e parmigiano, a sua moglie Ines, prostrata in seguito al parto del suo primogenito. Nel 1914, a seguito della chiusura di detta trattoria per la scomparsa di Piazza Rosa, Alfredo Di Lelio aprì in via della Scrofa il suo primo ristorante, che gestì fino al 1943, per poi cedere l’attività a due suoi camerieri estranei alla famiglia. Nel 1927 ad Alfredo Di Lelio furono donate dai due attori noti del cinema muto americano, Douglas Fairbanks e Mary Pickford, 2 “posate d’oro”, una forchetta ed un cucchiaio d’oro regalati alla persona di Alfredo in segno di gratitudine per l’ospitalità. Nel 1950 Alfredo Di Lelio decise di aprire a Roma un suo nuovo ristorante “Il Vero Alfredo” in Piazza Augusto Imperatore n.30, tutt’oggi operativo. Le fettuccine con burro e parmigiano vengono citate per la prima volta nel XV secolo in Libro de arte coquinaria, scritto da maestro Martino da Como, un cuoco del nord Italia attivo a Roma. Il nome del piatto, “maccaroni romaneschi”, tradisce le sue origini romane. Il piatto divenne ben presto un alimento base in Italia e all’estero. Le Fettuccine Alfredo sono diventate un piatto molto diffuso nei ristoranti di cucina italiana negli Stati Uniti. (Fonte Wikipedia)
Ingredienti
per 4 persone
• 360 gr fettuccine
• 160 gr burro
• 160 gr parmigiano reggiano grattugiato
• sale q.b.
• pepe q.b.
- Cuocete la pasta in una casseruola contenente abbondante acqua salata.
- Nel frattempo in una padella capiente fate sciogliere il burro.
- A cottura ultimata, scolate e conservate una parte dell’acqua di cottura.
- Trasferite le fettuccine nella padella insieme al burro.
- Fuori dal fuoco unite il parmigiano reggiano grattugiato e fatele saltare unendo a filo poca acqua di cottura alla volta, fino ad ottenere una salsa cremosa.
- Aggiustate di sale e pepe fresco di mulinello e servite subito trasferendo le Fettuccine Alfredo nei piatti da portata.
Vi ringrazio per aver ospitato la storia di mio nonno Alfredo Di Lelio inventore delle note “fettuccine Alfredo”, da me servite nel mio ristorante Il Vero Alfredo di Piazza Augusto Imperatore, con l’impegno di continuare nel tempo la tradizione familiare dei miei cari maestri, nonno Alfredo, mio padre Armando e mio fratello Alfredo.
Colgo l’occasione per raccontarvi un aneddoto della vita di mio nonno. Alfredo fu un grande amico di Ettore Petrolini, che conobbe nei primi anni del 1900 in un incontro tra ragazzi del quartiere Trastevere (tra cui mio nonno) e ragazzi del Quartiere Monti (tra cui Petrolini). Fu proprio Petrolini che un giorno, già attore famoso, andando a trovare l’amico Alfredo, dopo averlo abbracciato, gli disse “Alfré adesso famme vede che sai fa”. Alfredo dopo essersi esibito nel suo tipico “show” che lo vedeva mischiare le fettuccine fumanti con le sue posate d’oro davanti ai clienti, si avvicinò al suo amico Ettore che commentò “meno male che non hai fatto l’attore perché posto per tutti e 2 non c’era” e consigliò ad Alfredo di tappezzare le pareti del ristorante con le sue foto insieme ai clienti più famosi. Anche ciò fa parte del cuore della bella tradizione di famiglia che continuo a rendere sempre viva con affetto ed entusiasmo.
Desidero precisare che altri ristoranti “Alfredo” a Roma non appartengono e sono fuori dal mio brand di famiglia.
Vi informo che il Ristorante “Il Vero Alfredo” è presente nell’Albo dei “Negozi Storici di Eccellenza” del Comune di Roma Capitale.
Grata per la Vostra attenzione, cordiali saluti
Ines Di Lelio
Grazie per l’apprezzamento e per aver condiviso un aneddoto della vita di suo nonno! I piatti non sono soltanto un insieme di ingredienti, rappresentano il lavoro e l’inventiva delle persone! Così le ricette BRILLANO DI VITA. GRAZIE ANCORA!